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Donne al volante dall’800 al nuovo millennio che hanno scritto la storia

8 Mar , 2017 News dal Motorsport

Donne al volante dall’800 al nuovo millennio che hanno scritto la storia

Se per tradizione il mondo automobilistico è associato all’universo maschile, in questo 8 marzo per festeggiare la donna nella Festa a lei dedicata, abbiamo deciso di ricordare alcune grandi donne che si sono distinte in questo settore.

La storia delle donne al volante

 

Madame LabrousseUna delle prime donne ad entrare nel mondo dei motori fu nel 1888 Bertha Benz, la prima persona al mondo a guidare un’automobilesulla lunga distanza, portando la Benz Patent-Motorwagen all’attenzione del mondo. E’ invece il 1898 quando per la prima volta una donna prende la patente, si tratta di Anne D’Usez, che per altro negli anni ‘20 fondò anche il primo club automobilistico per donne in Francia.Ma veniamo all’argomento topico, le donne al volante in gare automobilistiche: pioniera in questo caso fu nel lontato 1899 Madame Labrousse che partecipò ufficialmente alla corsa Parigi-Spa (Belgio), piazzandosi al 3° posto. In Italia invece ricordiamo la prima pilota nel 1900 fu la Contessa Elsa d’Albrizzi,
La prima pilota professionista invece fu Camille du Gast, testimone della corsa Parigi-Lione. Nel 1906 la “ragazza più veloce del mondo” Dorothy Levitt stabilisce il record mondiale di velocità 146,25 km orari, inoltre pubblicò un prontuario per guidare l’automobile in cui veniva consigliato l’utilizzo di uno specchietto retrovisore. L’idea fu subito ridicolizzata per poi essere ripresa 10 anni più tardi.
Fu dopo la prima guerra mondiale però che le opportunità per le donne nel motoracing aumentarono. Maria Antonietta d’Avanzo partecipò nel 1920 alla Targa Florio.
Nel 1926 Elisabeth Junek si afferma come prima automobilista professionista del Gran-prix, vincendo il Gran Premio di Germania.
Dopo la seconda guerra mondiale, Anne Hall vincitrice della “Ladies Cup at the London Motor Rally” in Inghilterra, la “Ladies Cup in the Dutch Tulip Rally” nei Paesi Bassi, la “Coupe des Dames at Monte Carlo” a Monaco, e anche la “Ladies Class of the International Viking Rally” in Norvegia, diviene la più famosa donna pilota dell’epoca.NEL DOPOGUERRA..
Nel 1958 la piliota italiana Maria Teresa De Filippis, partecipa ad un Gran Premio del campionato mondiale di Formula 1, è la prima volta che una donna italiana prende parte a questa competizione.
La pilota italiana, più famosa è però Lella Lombardi, nata nel 1941, che partecipò al Gran Premio del Belgio del campionato mondiale di Formula 1, e ne disputò ben 12 di gare e fù la prima a qualificarsi in zona punti. Una donna col sangue da racer, a soli 13 anni guidò la sua prima macchina. Il record più importante lo stabilì a Barcellona, nel 1975, una gara che non si sarebbe dovuta disputare, dopo 25 giri dalla partenza, la tragedia: l’alettone della Hill di Rolf Stommelen si staccò dalla vettura che volò sul pubblico causando 5 morti e numerosi feriti. La gara ferma e sospesa, la Lombard che al momento dell’incidente si trovava al sesto posto, conquistò quindi mezzo punto e rimane, fino ad oggi, l’unica donna della storia ad entrare in zona punti in una gara di Formula 1.Nel Rally invece, l’esempio per tutti rimane Michele Mouton, classe ‘51, tra le poche donne ad avere vinto gare valide per competizioni di serie mondiali, e dal 2010 dirigente della Federazione Internazionale dell’Automobile.
Gli inizi, nel 1975 quando prese parte alla 24 Ore di Le Mans in un team tutto femminile, poi nel 1981, in coppia con la sua navigatrice italiana Fabrizia Pons, stabilì un record diventando, al Rally di Sanremo, la prima donna ad aggiudicarsi una tappa del Campionato Mondiale Rally. Nel 1982 vinse tre gare (Portogallo, Brasile e Acropoli) alla guida di un’Audi quattro e arrivò vicina al titolo, battuta da Walter Röhrl a causa della rottura della trasmissione della sua vettura che non le permise di vincere il Rally della Costa d’Avorio.L’americana Lyn St. James nel 1995 ha stabilito ad Indianapolis un nuovo record mondiale, con una velocità di 363 km/h. Altre donne da ricordare sono: la britannica Divina Galicia (nel 1976 e nel 1978), la sudafricana Desiré Wilson (nel 1980 con la Williams) e Giovanna Amati che nel 1992 fu l’ultima donna a partecipare a un gran Premio.
DAL 200o IN POI..
Nel 2001, la tedesca Jutta Kleinschmidt è la prima donna a vincere la classifica generale del Rally Dakar. Nel 2014 Danica Patrick è la prima donna a partire dalla Pole Position nella Nascar. stabilendo poi con una velocità media di oltre 316 km/h, la Patrick ha stabilito il record di tempo sulla i Daytona Beach. Nel 2014 il primo campionato per auto elettriche,la Formula E prevede al via due donne pilota: l’italiana Michela Cerruti e l’inglese Katherine Legge, entrambe già partecipanti ad altre competizioni.Da non dimenticare le italiane Anna Andreussi, navigatrice al pilota Andreucci, suo marito,coppia,vincente 8 tricolori nel rally e la giovanissima Tamara Molinaro, nata nel 1997, ha iniziato a guidare all’età di 11 anni per poi partecipare nel 2013 al 1° Misano World Circuit Rally Event e al 2° Monza Ronde by Vedovati Corse. Insieme alla Red Bull, nell’anno successivo a 17 anni partecipa al 6° Rally Franciacorta International Circuit. Ha iniziato il 2017 come pilota ufficiale Opel .In grande spolvero anche Corinne Federighi, vincitrice della Coppa Aci equipaggi femminili 2015 e campionessa italiana Rally nel 2016 laureandosi cosi per la seconda volta consecutiva campionessa negli equipaggi femminili.Il resto sarà storia da scrivere..Buon 8 marzo a tutte le donne!

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